Il tessuto non tessuto, spesso abbreviato come TNT, è un materiale molto apprezzato in numerosi settori.
Si usa per proteggere le piante nell’agricoltura, ma nel tempo sono aumentati i suoi usi, e oggi non è raro che venga usato da diverse realtà nel settore dell’edilizia. Le proprietà del TNT sono l’ideale per migliorare la resa delle coperture. In più è molto efficace come sistema per ostacolare la formazione della condensa.
Cos’è esattamente il TNT? Si tratta di un materiale che è simile al tessuto solo all’apparenza. Non è presente alcun processo di tessitura, e il risultato finale si ottiene attraverso processi alternativi, che possono essere sia chimici che meccanici. Il materiale ottenuto ha così delle caratteristiche da non sottovalutare, tra cui l’elasticità e la robustezza.
Caratteristiche del tessuto non tessuto
Prima di utilizzare il tessuto non tessuto è importante capire quali sono le sue caratteristiche principali, le quali lo rendono così vantaggioso in diversi settori.
In primis il TNT è imputrescibile. Ciò significa che non marcisce e non rischia di rovinarsi in maniera del tutto irreparabile. Inoltre è sia filtrante che drenante, così da evitare un eccessivo accumulo di impurità o, come detto nel nostro incipit, la formazione di condensa. Per la salute non porta reali problemi, perché è sia atossico che anallergico.
Non è solamente resistente alle sollecitazioni esterne, ma anche ai mutamenti di temperatura. Può affrontare sia il caldo che il freddo, una caratteristica che rende questo materiale adatto in ogni stagione. Infine non bisogna sottovalutare il costo di produzione piuttosto basso, che rende il TNT un materiale a buon mercato.
Origini del TNT
Il tessuto non tessuto è noto da quasi un secolo, ma la vera diffusione di questo materiale si è avuta solo a partire dagli anni ‘80. L’iniziale sviluppo del TNT si fa risalire agli anni ‘30.
Il tessuto non tessuto è molto versatile, economico e dotato di numerose caratteristiche. Per questo è diffuso in molti settori. Si usa in agricoltura così come nell’edilizia, e persino nel settore ospedaliero. Nel tempo è probabile che il TNT finisca per sostituire del tutto alcuni tessuti, fino a renderli obsoleti.
Applicazioni del tessuto non tessuto in edilizia
Quali sono gli usi del tessuto non tessuto in edilizia? La principale applicazione riguarda la separazione di vari materiali. Inserendo il TNT tra più strati è possibile ottenere una vera e propria divisione, così da non mettere in comunicazione materiali differenti tra di loro.
Un ambito in cui si utilizza molto il tessuto non tessuto è quello metalmeccanico. In questo caso di solito il TNT è venduto in rotoli, così da poter essere applicato facilmente su varie superfici. In alternativa è già unito ad altri materiali o prodotti, così da migliorare le loro prestazioni.
Applicando il TNT si può ottenere un ambiente più salubre e sicuro. Inoltre il TNT è un efficace materiale antirumore, grazie al suo potere assorbente. Riesce ad assorbire il rumore, abbassando di molto i decibel. L’uso di questo materiale è consigliato all’interno di quegli ambienti, come nel caso delle industrie, dove i rumori potrebbero risultare davvero forti.
Utilizzando questo materiale nelle varie aree il rumore risulterà attutito, un efficace aiuto per la salute di dipendenti e collaboratori. Il tessuto non tessuto non è ignifugo, ma può presentare una buona resistenza al calore e alle fiamme.
A seconda del modello sono indicate tutte le caratteristiche. Per questo può essere una buona scelta anche per proteggere gli ambienti da fiamme improvvise, così da rallentare il percorso di un eventuale incendio.