A volte rimodernare casa può anche voler dire ridipingere le pareti, spostare i mobili e giocare sui colori degli arredi. Hai presente tutti quegli oggetti in noce scuro che non ti piacciono più perché poco luminosi? Per quale ragione non tingerli di bianco o di qualsiasi altro colore si abbini al nuovo arredamento?
Se la mobilia è ancora in buone condizioni o se ha un certo valore affettivo e quindi non vuoi sbarazzartene, puoi provvedere da te a sverniciarla e ridipingerla (a patto ovviamente che per le mani tu non abbia dell’antiquariato: in quel caso non c’è altra soluzione se non quella di rivolgerti ad un restauratore professionista). Chissà che la cosa non ti diverta a tal punto da farti scoprire un interesse sopito per il bricolage…
Perché sverniciare un mobile?
Con buona pace di pigri ed impazienti, evitare di sverniciare i mobili che hai scelto di tinteggiare è impossibile. Questa operazione, anzi, va eseguita con tantissima attenzione.
Dovrai arrivare a portare nuovamente alla luce infatti il legno grezzo per consentire alla nuova vernice di attecchire bene e, soprattutto, per evitare che si creino degli orribili bitorzoli in corrispondenza dei punti critici.
Sverniciare dei mobili: tecniche e suggerimenti utili
Premesso che, come detto altrove, queste pratiche non dovrebbero assolutamente essere effettuate su oggetti antichi o d’arte, siamo giunti al vivo della questione: come si fa?
In questo articolo troverai alcune (riportarle tutte sarebbe stato un po’ impegnativo) delle tecniche normalmente utilizzate dagli addetti ai lavori per sverniciare mobili ed oggetti in legno. Tre sono i metodi qui proposti, nel dettaglio:
- soda caustica: è forse uno degli approcci più diffusi, ma è anche uno dei più pericolosi. La soda caustica infatti può essere tossica ed è quindi necessario maneggiarla con cautela, protetti da adeguati indumenti da lavoro e, soprattutto, in luoghi aperti. Così organizzato, procurati una grande bacinella in cui sciogliere 150 grammi del prezioso solvente per ciascun litro in essa contenuto. E’ importante in questa fase che l’acqua sia molto calda. Mescola il tutto con un grosso pezzo di legno (da buttare alla fine dell’operazione) ed evita di far formare dei grumi. Su un altro supporto invece tieni degli stracci che man mano dovrai inumidire con il composto a cui stai lavorando. Le pezze andranno poi strofinate sull’oggetto da sverniciare. Quando l’acido avrà fatto il suo effetto, pulisci subito tutti i residui di colore utilizzando una spazzola media
- carta vetrata: questa metodologia è molto meno pericolosa ed è quindi più adatta ai profani. In linea di massima però sverniciare il legno utilizzando la carta vetrata è un’operazione che richiede parecchio tempo e tanta pazienza. Avvalendosi inizialmente di un prodotto a trama grossa e poi di grane sempre più sottili, bisognerà carteggiare le superfici interessate. Questa tecnica si adatta soprattutto agli oggetti particolarmente danneggiati dal tempo e dall’incuria.
- prodotti chimici: si tratta del perfetto connubio tra la velocità pericolosa della soda caustica e la più prudente lentezza della carta vetrata. Vai dal ferramenta di fiducia ed acquista un buon prodotto chimico adatto allo scopo. Chiaramente anche stavolta per lavorare dovrai scegliere degli spazi aperti (prediligendo luoghi non troppo soleggiati o esposti al vento) e dotarti di protezioni. Adagiato l’oggetto su un telone di cellophane, trattalo con il solvente, magari aiutandoti con un pennello(se necessario ripeti l’operazione più volte). La vernice inizierà così a sgretolarsi e potrai rimuoverla del tutto utilizzando una piccola spatola. Procedi infine con la carteggiatura.