I segnali del condizionatore quando manca il gas refrigerante

Il benessere abitativo passa spesso attraverso un efficiente sistema di climatizzazione, soprattutto durante le calde giornate estive. Il cuore pulsante di questo sistema è il gas refrigerante, un elemento indispensabile che, attraverso un ciclo fisico ben preciso, permette al condizionatore di sottrarre calore dall’ambiente interno e rilasciarlo all’esterno, regalandoci quella piacevole sensazione di frescura.

Senza la giusta quantità di questo fluido, il condizionatore perde la sua capacità di raffreddare efficacemente, portando a una serie di problematiche che vanno ben oltre il semplice disagio termico. Un livello insufficiente di gas refrigerante compromette le prestazioni dell’apparecchio, costringendolo a lavorare di più e consumare più energia e può anche causare danni seri e costosi al suo componente più delicato: il compressore.

Proprio per evitare queste spiacevoli conseguenze, è fondamentale saper riconoscere i segnali che il nostro condizionatore ci invia quando il gas refrigerante sta per esaurirsi.

L’obiettivo di questo articolo, scritto con l’aiuto di Renato, che con la sua ditta offre il servizio di ricarica gas condizionatori ai suoi clienti di Roma (www.assistenza-condizionatori-roma.com/ricarica-aria-condizionata-roma/ è la pagina dedicata sul sito della sua ditta di assistenza climatizzatori), è proprio quello di guidarti a riconoscere i sintomi più comuni di un’eventuale carenza di gas e sapere come intervenire correttamente.

Il Segnale più comune: il condizionatore non raffredda

Il primo segnale a cui prestare molta attenzione è una scarsa (o del tutto assente) capacità di raffreddamento da parte del condizionatore.

Se noti che l’ambiente impiega molto più tempo del solito per raggiungere la temperatura desiderata, o peggio ancora, se dall’unità interna fuoriesce aria tiepida o solo leggermente fresca anziché fredda, è molto probabile che il livello di gas refrigerante sia insufficiente.

In condizioni normali, un condizionatore efficiente dovrebbe abbassare la temperatura percepita in tempi relativamente brevi. Una prolungata inefficacia nel raffreddamento è un chiaro campanello d’allarme. È importante, tuttavia, distinguere questa situazione da altri problemi comuni, come filtri dell’aria sporchi o impostazioni di temperatura non corrette.

Prima di allarmarsi per una possibile perdita di gas, assicurati che i filtri siano puliti e che la temperatura impostata sia adeguatamente bassa. Se nonostante queste verifiche il problema persiste, la mancanza di gas refrigerante diventa una delle cause più probabili.

Formazione di ghiaccio nell’unità interna o esterna

Un altro segnale inequivocabile di potenziale carenza di gas refrigerante è la formazione di ghiaccio sull’unità interna o esterna del condizionatore. Questo fenomeno, apparentemente paradossale per un sistema che dovrebbe produrre freddo, si verifica perché la mancanza di gas provoca un abbassamento eccessivo della temperatura dell’evaporatore, ovvero la serpentina di raffreddamento situata all’interno dell’unità interna.

Quando la temperatura di questa serpentina scende al di sotto del punto di congelamento dell’acqua presente nell’aria, si forma uno strato di ghiaccio sulle sue superfici e sulle alette. La prima cosa da fare quindi è controllare attentamente queste componenti dell’unità interna per verificare l’eventuale presenza di ghiaccio.

In alcuni casi meno frequenti, la formazione di ghiaccio può manifestarsi anche sull’unità esterna, in particolare sul condensatore, a causa della bassa pressione del refrigerante nel sistema. La presenza di ghiaccio non è un fenomeno normale e indica chiaramente un malfunzionamento che, nella maggior parte dei casi, è riconducibile a una quantità insufficiente di gas refrigerante.

Rumori strani dal condizionatore

Un ulteriore indizio che può suggerire una perdita di gas refrigerante sono i rumori anomali provenienti dall’unità del condizionatore.

Presta attenzione a suoni insoliti come gorgoglii o sibili che potrebbero provenire sia dall’unità interna che da quella esterna. Questi rumori possono essere causati dal gas refrigerante che, circolando in quantità insufficiente all’interno del sistema, produce flussi irregolari e turbolenze.

In alcuni casi la presenza di aria all’interno del circuito refrigerante, a seguito di una perdita, può anch’essa generare rumori inusuali. Sebbene alcuni lievi rumori di funzionamento siano normali, suoni persistenti e inattesi come gorgoglii o sibili dovrebbero destare la tua attenzione e farti sospettare un potenziale problema con il livello del gas refrigerante.

Aumento dei consumi energetici

Un segnale meno immediato, ma altrettanto importante da considerare, è un aumento dei consumi energetici del tuo condizionatore. Quando il livello di gas refrigerante è basso, l’apparecchio è costretto a lavorare molto più intensamente per cercare di raggiungere la temperatura impostata. Questo sforzo supplementare si traduce inevitabilmente in un maggiore assorbimento di energia elettrica.

Se noti un incremento inatteso nella tua bolletta della luce, anche a parità di ore di utilizzo rispetto a periodi precedenti, dovrebbe scattare il campanellino d’allarme e dovresti far controllare il condizionatore.

È anche vero che un aumento dei consumi può dipendere da diverse variabili, come un utilizzo più frequente o temperature esterne particolarmente elevate, ma un incremento significativo e non giustificato potrebbe essere un’ulteriore spia di un problema legato alla carenza di gas refrigerante.

I sistemi di autodiagnosi del condizionatore

Alcuni modelli di condizionatori moderni sono dotati di sistemi di autodiagnosi e possono segnalare anomalie attraverso una spia di allarme luminosa sul pannello di controllo o tramite la visualizzazione di specifici codici di errore. Se il tuo apparecchio presenta una di queste segnalazioni, è assolutamente doveroso spulciare il manuale d’uso per sapere cosa significano.

Spesso, questi codici di errore sono specifici per diverse problematiche, inclusi i problemi relativi al sistema di refrigerazione e quindi alla potenziale mancanza di gas. Ti consiglio di non ignorare mai una spia di allarme accesa o un codice di errore visualizzato, in quanto potrebbero indicare un problema serio che necessita dell’intervento di un tecnico qualificato. Il manuale del tuo condizionatore è la prima risorsa da consultare per interpretare correttamente questi segnali.

La ricarica del gas al condizionatore

Ricorda che di fronte a questi sintomi, se verificata la carenza o assenza di gas refrigerante, la ricarica del condizionatore non è assolutamente un’operazione da intraprendere autonomamente.

La manipolazione dei gas fluorurati, utilizzati nella maggior parte dei condizionatori moderni, è strettamente regolamentata e riservata a tecnici qualificati e certificati FGAS (Gas Fluorurati ad Effetto Serra). Questi professionisti dispongono delle competenze, delle attrezzature specifiche e delle autorizzazioni necessarie per intervenire in modo sicuro ed efficace.

Sappiate inoltre, che la dispersione di gas refrigerante nell’aria, anche se si tratta di gas considerati ecologici di ultima generazione, è dannosa per l’ambiente in quanto contribuisce, anche se in misura minore rispetto ai vecchi gas, all’effetto serra.

L’efficienza del condizionatore è importante. L’aver fatto di tutto per migliorare l’isolamento termico e dotarsi di apparecchiature a basso consumo energetico non basta, perché queste apparecchiature vanno “ascoltate” per capire quando hanno bisogno di una “ricarica”, proprio come il nostro amato climatizzatore.


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