In questo articolo parliamo del rendering di interni, una soluzione che si sta diffondendo a macchia d’olio, molto valida per chi ristruttura ma anche per chi arreda. Descriveremo i suoi vantaggi, forniremo informazioni circa i costi e anche qualche consiglio per risparmiare.
Cos’è il rendering di interni
Il rendering di interni è una soluzione che solo di recente si è diffusa ma c’è da dire che il rendering è nato già nel 1960 ad opera di William Fetter. Il primo programma di modellazione 3D fu Sketchpad, realizzato da Ivan Sutherland nel 1963.
In pratica il rendering consiste nella visualizzazione in forma tridimensionale, dunque con l’ausilio della computer grafica, di un progetto riguardante un qualsiasi immobile, sia esso finalizzato alle modifiche dell’arredamento piuttosto che a una ristrutturazione edilizia.
La funzione del rendering di interni è palese: mostrare alla committenza il risultato finale, o meglio una sua rappresentazione quanto più possibile realistica. Il rendering di interni consente al comune proprietario di casa (o di qualsiasi altro immobile è) di farsi un’idea di come appariranno i locali e seguito degli interventi.
Il rendering di interni, tuttavia, può risultare utile anche agli addetti ai lavori. Esso infatti mostra in maniera plastica l’obiettivo da raggiungere, ovvero l’aspetto che i locali dovranno assumere per rispettare le esigenze della committenza.
I vantaggi del rendering di interni
Il rendering di interni sostituisce il vecchio progetto su pianta ortogonale, il quale era – fino a qualche anno fa – l’unico strumento per dare al committente un’idea circa il risultato finale.
Rispetto al progetto, il rendering di interni presenta numerosi vantaggi. In primo luogo è più realistico. Sia chiaro, esistono vari tipi di rendering, e solo alcuni di questi puntano al realismo estremo. Ciò non toglie che anche le altre tipologie costituiscano uno strumento “figurativo” efficace e aderente alla realtà. Persino il progetto su pianta ortogonale meglio realizzato cede il passo al rendering di interni.
Un altro vantaggio consiste nella facilità con cui il rendering stesso può essere modificato. Essendo uno strumento digitale, è sufficiente modificare determinati parametri per verificare l’effetto di questa o quella modifica. Da questo punto di vista, il rendering non è solo uno strumento di tipo informativo ma anche e soprattutto una risorsa per scegliere, valutare e decidere.
Dunque, il rendering di interni consente al suo modo di effettuare decisioni migliori, che superano sempre la prova della realtà. Se l’impresa e l’interior designer svolgono il proprio lavoro al meglio, è improbabile che il committente risulti insoddisfatto, se le decisioni sono state prese a seguito dell’impiego intensivo del rendering di interni.
Le tipologie di rendering di interni
In realtà, esistono vari rendering di interni, ciascuno dei quali è riservato a una specifica funzione o contesto. Tra parentesi, solo alcuni di questi sono creati a uso e consumo della committenza.
Rendering concettuali. Si tratta di rendering molto scarni, quasi del tutto privi di dettagli. Gli elementi rappresentati infatti sono principalmente i volumi volumetrici e i profili planimetrici. Lo scopo è fornire un’idea dell’impatto dell’immobile sull’ambiente esterno.
Rendering fotorealistici. E’ la tipologia di rendering che più spesso viene sottoposta al giudizio del committente. In questo caso infatti si segnala una grande abbondanza di dettagli, valorizzati da un certo spessore artistico. Lo scopo è dare un’idea principalmente visuale del risultato finale. I rendering più completi offrono Inoltre la possibilità di esplorare tridimensionalmente gli ambienti, un po’ Come accade nei videogiochi.
Rendering tecnici. Questa tipologia è a uso e consumo degli addetti ai lavori, per quanto vengano spesso utilizzati anche per fornire al committente un’idea del risultato finale. La particolarità di questi rendering consiste nella possibilità di esplorare non solo il “visibile”, ma anche tutto ciò risulta coperto da altri elementi. Per esempio, questi rendering non mostrano solamente le finiture, i serramenti, l’arredamento, ma anche gli impianti e i vari strati della muratura. E’ senz’altro il rendering più costoso in assoluto.
Quanto costa il rendering di interni
Alla luce di quanto esposto nei paragrafi precedenti, si potrebbe pensare che un rendering di interni costi molto, magari qualche migliaio di euro. In realtà, i costi non sono affatto esagerati, anche perché chi crea un rendering non lo fa mai da zero, ma prendendo come riferimento modelli precostituiti, giocando sui parametri e sulle interfacce.
Per quanto riguarda le tipologie di rendering è bene trattare solamente i fotorealistici, in quanto gli altri raramente vengono sottoposti al giudizio della committenza. Casomai, è bene proporre una seconda distinzione, quella tra rendering fissi e rendering animati, i quali consentono un’esplorazione interattiva.
Nel primo caso, si parla di cifre che viaggiano Intorno ai 150-300 euro. Nel secondo caso si va dai 400 euro ai 700 euro, come specificato in un’interessante guida sull’argomento pubblicata su https://www.edilnet.it/guida/rendering-di-interni-quali-i-prezzi-303.
Rendering di interni: come risparmiare
Come abbiamo visto, i prezzi non sono elevati. Tuttavia, sono molto variabili. Questo non è uno svantaggio, tutt’altro: rivela infatti la possibilità di risparmiare. Come fare? Il segreto sta nel sapiente utilizzo dei preventivi. Confrontare i preventivi consente di individuare la soluzione meno costosa. Se a questa analisi si aggiunge anche una valutazione circa l’affidabilità e i feedback dell’impresa, allora è possibile individuare quasi sempre una soluzione in grado di caratterizzarsi per un ottimo rapporto qualità prezzo.
Il consiglio di affidarsi alle piattaforme di confronto preventivi, che offrono una panoramica dei prezzi ma rappresentano anche un punto di contatto tra domanda e offerta. La migliore piattaforma di preventivi per questo genere di servizi è Edilnet.it, il quale si distingue per la precisione del motore di ricerca interno e per la varietà/qualità del parco imprese.