Settimanalmente ti ritrovi a fare i conti con una pila di biancheria da lavare che sfiora quantità record? Non sei tu sola a risentirne (e anche parecchio), ma anche la tua lavatrice. Lavaggio dopo lavaggio, lo sporco, i capelli che, inevitabilmente, si accumulano sulle magliette, i grumi di detersivo e quant’altro, finiscono per depositarsi su varie parti dell’elettrodomestico.
Sai a quali risultati porta tutto questo? Formazione di muffe e, soprattutto, di cattivi odori. Onde evitare di indossare abiti più sporchi di quanto non fossero prima del lavaggio è bene correre ai ripari!
Muffe e umidità: perché colonizzano le lavatrici? Come prevenirle?
Muffe e umidità sono forse alcuni dei problemi più noiosi da debellare. Attaccano le pareti di casa, i mobili, i libri, i quadri e… persino la lavatrice. In quest’ultimo caso i loro nascondigli preferiti sembrerebbero essere le tante pieghe delle guarnizioni che separano il cestello dallo sportello. Una volta insediatesi lì le muffe non soltanto prolificano, ma emanano un odore a dir poco nauseante: è praticamente impossibile non accorgersi della loro presenza!
Il consiglio principale, in questi casi, è sempre uno: giocare d’anticipo. Dato che la vostra biancheria di certo non ci guadagna in buon odore, la lavatrice rischia di danneggiarsi e che salute e muffa non legano più di tanto, fate dei lavaggi di sterilizzazione (o quasi).
Azionate il vostro prezioso elettrodomestico ed impostatelo su un programma ad alte temperature. Sostituite il detersivo con della candeggina o con aceto bianco e bicarbonato et voilà! Non dimenticate, ovviamente, che per eseguire questa operazione il cestello deve essere del tutto vuoto.
Questa pratica, ammesso che la vostra lavatrice goda ancora di buona salute, può essere eseguita anche solo una volta al mese: basterà, fidatevi!
Inoltre ricordatevi di tenere spesso aperto l’oblò, soprattutto dopo aver ultimato un ciclo di lavaggi. Dato che prevenire è sempre meglio che curare poi, prendetevi la sana abitudine, terminato un carico, di controllare le guarnizioni della macchina e di asciugare eventuali residui umidi impedendogli di trasformarsi in muffe. Un’altra pratica più che raccomandabile è quella di svuotare subito la lavatrice che termina un ciclo: la biancheria non finirà per puzzare e sarà meno probabile che l’umidità riesca ad attecchire sulle guarnizioni.
Addio muffa
Se tutte le precauzioni del caso non sono bastate, o se state leggendo questo articolo quando ormai è troppo tardi per giocare d’anticipo, non preoccupatevi. Le operazioni da compiere in questo caso sono poche e semplici:
- munitevi di una pezzuola inumidita che non abbia parti abrasive e, con tanta pazienza, eliminate tutte le macchie di muffa che riuscite a rintracciare
- imbevete una vecchia tovaglia con tanta acqua tiepida quanta candeggina. Lasciate agire per una buona mezzora appoggiando la stoffa sui punti critici
- munitevi di uno spazzolino da denti da buttare via ed eliminate tutte le altre piccole imperfezioni
- eseguite un primo lavaggio con candeggio ad alte temperature, successivamente avviate un secondo ciclo aggiungendo nella vaschetta anche dell’aceto
E per gli odori?
Tranquille, anche in caso di cattivo odore potrete facilmente rimediare. Innanzitutto preoccupatevi di smontare e lavare la vaschetta del detersivo. Fatto ciò lasciatelo in ammollo in un intruglio composto da succo di limone e dall’immancabile bicarbonato. Trascorsa una buona mezzora e rimediato nuovamente lo spazzolino di cui sopra, strofinate le parti più sporche.
Se la vaschetta non può essere estratta dall’alloggio, provvedete preparando una soluzione di aceto ed olio profumato da spruzzare al suo interno. Lasciate agire per qualche tempo e pulite infine con l’immancabile panno umido. Che profumo!