Lampade da tavolo: alla scoperta della storia dei pezzi più iconici

Oggi come oggi, con lo smartworking è diventato importantissimo scegliere alcuni accessori che aiutino a lavorare in maniera più confortevole. Tra questi, è possibile citare le lampade da tavolo.

Da acquistare facendo attenzione alla qualità dei materiali e alla possibilità di direzionare il fascio luminoso, permettono agli appassionati di design di fare un viaggio alla scoperta di alcuni pezzi iconici. Scopriamo, nelle prossime righe, qualcosa su questi ultimi e i consigli per scegliere la lampada perfetta.

Come scegliere una lampada da tavolo

Visto l’utilizzo che dovremo farne, è importante scegliere una lampada che permetta di direzionare il fascio luminoso in modo da focalizzarlo sulle aree di proprio interesse mentre si lavora. Un altro aspetto sul quale soffermarsi è il flusso luminoso, che dovrebbe essere compreso, se possibile, tra i 200 e i 500 lumen.

Per quel che concerne invece la temperatura di colore, l’ideale è un range che viaggia tra il neutro e il freddo. In questo modo, infatti, si riesce a dare vita a un contesto in cui è agevole lavorare e studiare.

Quando ci si chiede come scegliere la lampada da tavolo perfetta, non si può non trascurare l’importanza degli accessori. Tra i più apprezzati troviamo il display con la data e l’orario, ideale per chi deve lavorare e ha bisogno di tenere sotto controllo il tempo da dedicare alle varie attività.

Fra i consigli più importanti c’è quello di scegliere lampade da tavolo di design, come quelle disponibili nello shop di VividaInternational, perché una lampada da tavolo può valorizzare una scrivania contribuendo a darle importanza, al contrario di una semplice lampada.

Detto questo, possiamo entrare nel vivo della storia di alcune delle lampade da tavolo di design più iconiche in assoluto.

Lampade da tavolo: i pezzi che hanno fatto la storia

Quali sono le lampade da tavolo che hanno fatto la storia del design? Eccone alcune delle più belle (e ancora oggi molto apprezzate).

Tizio di Artemide

Con Tizio di Artemide andiamo a chiamare in causa uno dei pezzi più celebri della produzione di Richard Sapper, tra i principali esponenti del movimento Bauhaus, che nel 2022 ha festeggiato il 50esimo anniversario con una versione di color rosso. Risalente al 1970, è stata messa in commercio dal brand, uno dei punti di riferimento più importanti quando si parla di aziende italiane attive nella proposta di soluzioni di design, due anni dopo.

Tahiti di Memphis Milano

Con la lampada Tahiti, facciamo un salto in avanti di qualche anno rispetto a Tizio e andiamo all’inizio dei ruggenti Eighties, il decennio dell’edonismo. Progettata da Ettore Sottsass per Memphis Milano, colpisce al primo sguardo con la sua testa girevole e i materiali ricercati (è realizzata in metallo smaltato policromo).

Ovviamente è presente in casa molto famose, come quella di Anissa Kermiche, la designer francese che qualche mese fa ha aperto la sua casa di Londra, mostrando al mondo gli interni del suo apprtamento.

Atollo di Vico Magistretti

Disegnata da Vico Magistretti per il brand Oluce, Atollo è una lampada da tavolo che ha davvero segnato la storia. Parliamo infatti di un pezzo che ha conquistato, ormai nel lontano 1979, un premio ambito come il Compasso d’Oro.

Questa lampada è esposta alla Triennale di Milano nella Collezione Permanente del Design italiano 1945-1990, in virtù delle sue proporzioni perfette che vedono due distinti elementi collegati da un sottile elemento indistinguibile quando la lampada è accesa.

Mouse di Seletti

Sono davvero tante e bellissime le lampade da tavolo che hanno fatto la storia del design. Oltre a quelle appena descritte, non si può non chiamare in causa Mouse, lampada da tavolo disegnata da Marcantonio per Seletti. Il designer ha dato via a tre simpaticissimi topolini, i cui nomi sono Step, Loco e Mac. Il bello di questa lampada è legato anche al fatto che i topolini sono in tre diverse posizioni.

Nesso di Artemide

Nesso è un’altra lampada da tavolo di Artemide che ha fatto la storia del design contemporaneo. Disegnata da Giancarlo Mattioli, è stata immessa in commercio nell’ormai lontano 1967. Descritta sulle pagine di una bibbia del design come Domus, questa lampada di design è realizzata in ABS – polimero termoplastico ai tempi super innovativo – ed è stata presentata per la prima volta al mondo nel 1965 durante il Salone del Mobile di Milano.

Re e Regina di FontanaArte

Re e Regina è un’altra lampada da tavolo che ha segnato in maniera indelebile la storia del design contemporaneo. Disegnata per FontanaArte da Bobo Piccoli, è ispirata a uno dei passatempi più amati nei secoli: il gioco degli scacchi. Realizzata in vetro opalescente, colpisce al primo sguardo con il suo fascino e la sua originalità.

Uovo di FontanaArte

Eccoci a parlare di un’altra lampada di FontanaArte. Questo pezzo iconico è stato disegnato da Ben Swildens e risale al 1972. Realizzata in bianco satinato e, come è chiaro dal nome, a forma di uovo, questa lampada è celebre per il fatto di diffondere una luce piacevolmente uniforme, perfetta per chi lavora.

Cobra di Martinelli Luce

Concludiamo con una lampada che, a ragione, si può definire storica. Cobra, immessa in commercio per la prima volta nel 1968, è infatti il primo esempio di lampada da tavolo in resina prodotta ricorrendo allo stampaggio in serie.


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