Un bel prato è tale perché riceve cure assidue. Soprattutto con l’arrivo dell’estate è necessario fornirgli un’adeguata irrigazione: potreste voi sopravvivere alle temperature record degli ultimi anni senza attaccarvi alla bottiglia dell’acqua? Lo stesso vale per il prato!
Innaffiare bene il giardino però significa anche non eccedere: oltre che pagare lo scotto in bolletta per un consumo eccessivo, si rischia infatti di rovinare il manto erboso. Insomma: è tutta questione di equilibrio e… di dritte da seguire. Quali? Eccole!
Tutti i segreti dell’irrigazione
Vi è mai capitato di vedere un giardiniere all’opera? Non sembra che compia azioni tanto diverse dalle vostre, eppure il prato con lui, è proprio il caso di dirlo, rifiorisce. Il segreto non è tanto nelle sue doti nascoste, non si tratta di un mago anche se a volte si è propensi a ritenerlo tale, quanto piuttosto nella cura di alcuni piccoli dettagli a cui noi, comuni mortali, nemmeno facciamo caso. Per esempio:
- erogatori ben puliti: gli erogatori dell’impianto di irrigazione vanno sempre controllati. Prima di metterli in funzione, ad esempio, sarebbe necessario verificare che non siano coperti da sterpaglie e che permettano all’acqua di uscire correttamente. Eventualmente si provvederà smontando gli erogatori, trattandoli con sostanze naturali anticalcare o, se necessario, se ne valuterà l’eventuale sostituzione. Nel caso in cui doveste rimontarli però cercate, per quanto possibile, di inserirli nell’impianto in modo che mantengano la medesima altezza dal terreno: diversamente alcune zone di prato rischierebbero di trovarsi improvvisamente non irrigate
- quando irrigare il prato: uno dei segreti dei giardinieri più facili da intuire è la scelta di un orario preciso per annaffiare il prato. Sia che decidiate di servirvi del tubo di gomma, sia che preferiate avvalervi di un molto più comodo sistema di irrigazione automatico, è importante che portiate a termine l’operazione a terreno freddo: che senso avrebbe annaffiare le piante o il prato in piena estate e sotto il sole cocente di mezzogiorno? Buona parte dell’acqua evaporerebbe al contatto con la terra rovente e voi sprechereste tempo, fatica e denaro. Meglio optare quindi per la sera o per la notte o, tuttalpiù, per le primissime ore del mattino. Quando piove o c’è vento la situazione, ovviamente, diventa tutta da valutare: è chiaro che, davanti ad una pioggia torrenziale o continua, magari potete soprassedere. Se c’è vento o la quantità di acqua sul terreno è comunque insufficiente, allora è preferibile annaffiare comunque il prato, ovviamente in un momento di ritrovata serenità climatica
- gli attrezzi del mestiere: la direzione ed il funzionamento degli erogatori devono sempre essere monitorati. Dopo aver annaffiato il prato è bene controllare che l’acqua sia giunta uniformemente un po’ dappertutto. Lo stesso dicasi per il più tradizionale tubo di gomma: verificate sempre che sia ancora utilizzabile, non danneggiato dal sole e che abbia una portata adeguata
Bene, sono questi i comportamenti da tenere quando si vuole irrigare correttamente il prato.
Esistono anche condotte da evitare? Sicuramente sì: dalla diffusissima pratica di dare l’acqua in piccole dosi e più volte al giorno alla compattazione del terreno, dal bruttissimo ed antiestetico vizio di non pulire mai il prato da materiali di scarto e feltro all’abitudine di lasciare che le erbacce prolifichino indisturbate.
Ma voi non preoccupatevi, seguite i nostri suggerimenti: il vostro giardiniere, un po’ alla volta, vi sembrerà meno magico!