Sedia e cestini in vimini

Arredare la casa con le fibre naturali

Arredare con le fibre naturali significa conferire alla casa un aspetto davvero molto particolare oltre che scegliere dei mobili immuni allo scorrere del tempo e non intimiditi dallo spettro del demodé, spauracchio che invece minaccia parecchi altri materiali usati dai designer.

La lavorazione di queste fibre inoltre, così è dalla notte dei tempi, conferisce alla mobilia costruita una robustezza ed una resistenza difficilmente immaginabili.

Ecco svelati in poche righe dunque i segreti del successo delle fibre naturali…

Tecniche di lavorazione

A prescindere dal fatto che le fibre naturali vengano lavorate per realizzare mobili destinati agli interni o agli esterni, esse sono intrecciate in modo da conferire solidità e stabilità all’oggetto. Questo non significa che esiste una sola tecnica utile allo scopo: l’ordito infatti può avere trama più o meno fitta o riproporre motivi decorativi che curiosamente variano di nazione in nazione.

L’ideale in ogni caso sarebbe non alterare più di tanto il materiale in modo da dargli un aspetto sufficientemente naturale. Tuttavia in molti casi si effettuano anche dei processi di colorazione e sbiancamento dello stesso.

Informazione di servizio: se siete dei puristi state attenti a non comprare delle imitazioni. Sul mercato infatti esistono dei prodotti in plastica o in altri materiali sintetici, chiaramente molto più resistenti di vimini&Co., ma comunque un po’ meno capaci di comunicare una sensazione di accogliente calore.

Informazioni utili

Prima di individuare i vari materiali che rientrano a pieno titolo nel novero delle fibre naturali, torna forse utile dare delle informazioni finalizzate alla cura ed alla manutenzione degli oggetti realizzati a partire dalla loro lavorazione.

In particolare, come scrive il sito www.mondovimini.it, sappiate che se deciderete di utilizzare questi prodotti per gli ambienti outdoor otterrete sì un effetto particolarmente piacevole, ma dovrete anche proteggerli coprendoli con teli specifici ogni volta che non saranno in uso in modo da salvaguardare i mobili dall’azione degli agenti atmosferici.

Nel caso in cui decideste invece di utilizzare questo genere di arredi in ambienti interni, accostateli sempre con il legno oppure ancora con i tessuti naturali.

Come si puliscono mobili ed oggetti in vimini? Semplicemente strofinandoli delicatamente con una spazzola a setole non troppo dure quando si tratta di manutenzione quotidiana, con un panno intinto in una soluzione di ammoniaca ed acqua calda quando si effettuano operazioni un po’ più impegnative.

Nel caso in cui si intendesse invece preservare arredi e suppellettili dal deterioramento ci si affidi ad oli specifici.

Midollino

Il midollino, materiale ricavato non a caso dal midollo del rattan o del giunco, è una delle fibre naturali utilizzate dai designer per progettare oggetti d’arredo dal fascino intramontabile.

Esso, sottilissimo all’origine, viene sottoposto a trafilazione (procedimento che irrobustisce i fili poco spessi di midollino) e quindi periodicamente inumidito per aumentarne la modellabilità.

Il prodotto si caratterizza per la possibilità di ottenere intrecci molto stretti adatti alla realizzazione di mobili in stile classico o moderno.

Vimini

Il vimini si ricava dalle fibre di salice ed è un materiale elastico e duraturo. Adatto alla costruzione di qualsiasi mobile o suppellettile, nel tempo tende a schiarirsi.

Rattan

Il rattan d’India o la canna di rattan si utilizza soprattutto per produrre mobili destinati agli esterni con o senza corteccia.

Resistente al fuoco ed alle muffe, perde di solidità se non trattato o nella variante priva di corteccia.


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